La tua azienda si occupa di acciaio zincato, e magari la resistenza alla corrosione della tua zincatura è migliore delle altre aziende. Ma come fai a dimostrarlo, convincendo il cliente che effettivamente il vostro servizio è migliore?
In questo articolo ti spiegherò perché la scelta migliore è affidarsi ad un Laboratorio Accreditato e perché è così importante eseguire una Prova di Invecchiamento Accelerato dopo aver effettuato la zincatura dell’acciaio.
L’acciaio arrugginisce?
Come sicuramente saprai, essendo una lega del ferro, se l’acciaio non viene protetto con alcun rivestimento, arrugginisce.
A contatto con l’umidità, infatti, il ferro si ossida formando una sostanza solida e a scaglie, estremamente friabile e con pochissima resistenza, la ruggine.
A differenza del ferro, invece, se lo zinco entra a contatto con l’umidità, innesca una reazione chimica, che genera una patina protettiva molto solida e compatta, che protegge il metallo base sottostante dall’ossidazione.
Questo processo, che rende la zincatura essenziale, si chiama passivazione.
Come testare la resistenza dell’acciaio alla corrosione
Per verificare che il processo di zincatura sia andato a buon fine, e che il rivestimento risulti efficace, occorre testarlo.
Ecco che, dunque, entra in gioco il Laboratorio Prove, con un Test di Invecchiamento Accelerato.
A seconda del tipo di zincatura e dell’utilizzo che se ne dovrà fare, comunque, ci sarà bisogno di rispettare particolari requisiti in termini di resistenza alla corrosione.
Una volta che il campione viene inserito in camera climatica, la prima verifica da effettuare è vedere quando termina l’effetto della zincatura ed inizia la comparsa della corrosione bianca, i sali che intaccano il deposito di zinco.
Una volta che lo strato di zinco viene intaccato in tutto il suo spessore, la corrosione inizierà a colpire il materiale base.
Ecco che, quindi, si inizierà ad avere la comparsa della corrosione rossa, la ruggine.
Le ore che passano dall’inserimento del campione in camera, fino alla comparsa di corrosione rossa (fino al 5% della superficie) è detta, appunto, resistenza alla corrosione.
Insomma, in quanto Quality Manager della tua ditta che si occupa di rivestimenti superficiali, la prova di Nebbia Salina è l’unico modo che hai per dichiarare ai tuoi clienti la qualità dei tuoi prodotti.
E quale modo migliore, per effettuare questa prova, se non rivolgersi ad un Laboratorio Accreditato ACCREDIA, secondo ISO/IEC 17025, proprio per la prova di Nebbia Salina secondo ISO 9227?
Grazie alla tecnologia Nebsal di MotivexLab, Automotive Test Express, le prove di invecchiamento accelerato vengono monitorate costantemente dagli Operatori Esperti, così da poterti avvertire subito in caso di non conformità e decidere insieme come procedere.
In caso di esito anomalo del test di Nebbia Salina comunque, l’Assistente Tecnico Personale può consigliarti prove aggiuntive per indagare sulla comparsa anomala di corrosione bianca o rossa.
Ma chi è l’Assistente Tecnico Personale? L’unica persona in grado di soddisfare ogni tua esigenza, seguendo le tue richieste passo-passo: dalla richiesta di offerta, fino all’emissione del report e, al bisogno, anche dopo.
I vantaggi per te:
Monitora la prova e rimani aggiornato sul suo avanzamento; |
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Ottieni report chiari e precisi, grazie agli Operatori Esperti; |
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Capisci subito se la tua produzione ha dei difetti e corri ai ripari per tempo. |