Devi fare una prova di nebbia salina, di xenotest, o in generale di invecchiamento accelerato ma non sai secondo quale norma?
Capita molto spesso.
Spesso si desidera certificare la qualità di un manufatto e si richiedono test di nebbia salina e di xenotest, senza dare un preciso criterio di accettabilità. In pratica si vuole dimostrare la buona qualità del proprio prodotto ma non si ha nessuna norma a cui riferirsi e quindi non c’è un criterio oggettivo che definisce la conformità.
Soprattutto in settori non normati, spesso non si hanno a disposizione norme di prodotto che indicano il numero di ore che un componente deve superare in camera nebbia salina o di resistenza allo xenotest. E non si ha neanche l’elenco dei difetti che non devono essere presenti alla fine del ciclo di invecchiamento accelerato.
Cosa fare in questi casi?
Rinunciare a certificare la bontà dei propri prodotti?
Questa credo che tra tutte le opzioni possibili sia la peggiore.
Esiste sempre un modo per dare evidenza ai propri clienti che il proprio prodotto è migliore di quello della concorrenza. Questa evidenza naturalmente non può essere definita a parole ma è necessario fornire una certa quantità di dati.
Se stai leggendo questo articolo probabilmente lavori in un settore in cui non esistono normative specifiche a cui far riferimento per dimostrare la resistenza agli agenti atmosferici, alla nebbia salina e allo xenotest dei tuoi prodotti.
Le tre domande che devi farti se non hai una norma di prodotto per definire i criteri di accettabilità di un test di invecchiamento accelerato in nebbia salina, xenotest o camera climatica sono queste:
- Hai un prodotto di un vecchio lotto di produzione, che ti dava buone performance di durata del quale i clienti erano soddisfatti, che puoi mettere a confronto col prodotto attuale?
Se la risposta è sì, si può procedere con una prova per comparazione.
Praticamente si possono verificare quante ore di nebbia salina o xenotest il vecchio campione era in grado di superare senza riportare difetti estetici inaccettabili e ripetere le prove sul nuovo prodotto per vedere se mantiene o addirittura supera le performance.
Nel caso in cui si abbiano certificati di prova in cui vengono documentate le prove che erano state fatte sui vecchi prodotti, ci si riferirà ad essi.
Cioè si vedrà secondo quali standard e a quali condizioni la produzione precedente rispondeva positivamente e si replicheranno.
Stesse condizioni, stesso numero di ore di permanenza in camera di invecchiamento accelerato, stessi parametri di valutazione.
Alla fine del test sarà facile dire se il nuovo prodotto è migliore, peggiore o uguale al vecchio prodotto in termini di resistenza alla corrosione accelerata in nebbia salina, agli agenti atmosferici, xenotest, camera climatica.
Nel caso in cui non si disponga dei certificati di prova riferiti al vecchio prodotto, sarà sufficiente testare entrambi i campioni, quello nuovo e quello vecchio, e confrontare le ore di resistenza e il tipo di difetti riscontrati.
- Hai un prodotto della concorrenza che ha buone performance di resistenza all’invecchiamento accelerato e che vorresti che anche il tuo prodotto rispettasse o addirittura superasse?
Se la risposta è sì, si adotta il test di comparazione del prodotto A col prodotto B.
In questo caso, in modo molto simile al caso appena trattato, ciò che si fa è replicare sul tuo prodotto i test che vengono superati dal prodotto del tuo concorrente.
Anche in questo caso, se c’è una scheda tecnica del prodotto ci si riferisce a quella, in caso contrario si mettono i due campioni nelle medesime condizioni di invecchiamento accelerato e a fine ciclo si verifica quale dei due è migliore.
Se il campione della concorrenza dichiara di superare 1000 ore di nebbia salina, il tuo campione verrà sottoposto alle stesse ore di nebbia salina e a fine prova sarà facile determinare se è ancora conforme o no.
Col metodo NebSal, sarà inoltre possibile procedere con ore aggiuntive per vedere per quante altre ore il campione resisterà alla prova di corrosione accelerata in nebbia salina.
Lo stesso principio vale naturalmente per qualsiasi tipo di test di invecchiamento accelerato e di resistenza agli agenti atmosferici tu voglia replicare (non solo nebbia salina, ma corrosione ciclica, xenotest, prove di caldo freddo, camere climatiche, colpi di pietra ecc.)
Questo procedimento può essere replicato anche per mettere a confronto prodotti di fornitori diversi, che si vogliono testare con dati oggettivi di resistenza all’invecchiamento accelerato in nebbia salina e xenotest.
- Non hai un vecchio prodotto, né un prodotto della concorrenza, né una norma alla quale riferirti, ma devi assolutamente testare la tenuta dei tuoi rivestimenti superficiali e prodotti per dimostrare ai tuoi clienti la loro qualità?
In questo caso sei nei guai e rischi di non dare nessuna evidenza che il tuo prodotto è performante e di qualità.
A meno che tu non ti rivolga a un laboratorio specializzato nelle prove di invecchiamento accelerato che è in grado di consigliarti la scelta dei parametri di prova al fine di avere un risultato utile e attendibile.
In pratica chi di mestiere fa prove di invecchiamento accelerato per conto terzi e ha alle spalle un’esperienza ventennale, sa consigliarti quale ciclo risponde meglio alle tue esigenze.
Il laboratorio che da 20 anni testa in nebbia salina, camere climatiche e xenotest i campioni dei clienti di settori strategici come l’automotive e il nautico, sa quante ore un campione con un certo tipo e un certo spessore di rivestimento deve superare.
Sa quali difettologie possono essere ammesse e quali no.
E può aiutarti a mettere a punto un criterio di accettabilità che definisce elevati standard di qualità.
Ti faccio un esempio.
Operi nel settore dell’arredo urbano e non hai nessun capitolato a cui fare riferimento. I tuoi campioni però hanno un rivestimento identico a quello utilizzato in certi componenti automotive.
I tecnici del laboratorio specializzato in test di resistenza all’invecchiamento e alla corrosione accelerata, sanno quali sono i criteri imposti dalle case automobilistiche e sapranno consigliarti la durata del test più adatta a verificare la tenuta del tuo prodotto.
Con il metodo NebSal, oltre ad avere il supporto di una squadra di tecnici specialisti, hai anche la possibilità di evitare inutili perdite di tempo e di costi.
NebSal infatti è l’unica tecnologia che ti permette di fare un check completo dei tuoi campioni con prove di misurazione del rivestimento con metodo micrografico e con SEM EDS e di interrompere la prova quando diventa non conforme.
La misurazione del rivestimento con metodo micrografico consiste nell’analisi mediante microscopio ottico della sezione del tuo campione.
Con il metodo Misurazione dello spessore del rivestimento, UNI EN ISO 1463, si possono fare:
- misurazioni puntuali e precise dei vari strati di rivestimento,
- osservazioni della compattezza, continuità ed adesione
- analisi di eventuali distacchi, assenza di rivestimento in zone critiche
La stessa analisi eseguita con microscopio elettronico SEM EDS è il metodo risolutivo per indagare le cause dei difetti.
Si può infatti unire l’analisi chimica all’analisi micrografica (che arriva comunque ad ingrandimenti molto superiori rispetto al microscopio ottico tradizionale). L’analisi microcomposizionale permette di distinguere la natura chimica dei vari strati del rivestimento e di eventuali impurità, dando importanti informazioni quando i campioni non superano i test di qualità.
Interrompere la prova quando diventa non conforme significa che con NebSal paghi solo il conforme.
MotivexLab ha uno speciale sistema di monitoraggio che ti permette di essere avvisato immediatamente quando i tuoi prodotti arrugginiscono o perdono le caratteristiche estetiche richieste, come per esempio la brillantezza (gloss) e il colore.
Con la tecnologia NebSal:
- risparmi inutili costi delle prove
- risparmi tempo perché interrompi i test
- intervieni subito e modifichi il tuo prodotto