• NebSal
  • Perché Nebbia salina
  • Prove
    • Nebbia salina
    • UV-Test
    • Xenotest
    • Prove di corrosione ciclica
    • Shock Termico
    • Rivestimenti superficiali
      • Prova di adesione
      • Determinazione
        della brillantezza (Gloss)
      • Determinazione
        delle coordinate colorimetriche
      • Misurazione
        dello spessore del rivestimento
      • Resistenza
        ai colpi di pietra
      • Resistenza
        alle aggressioni chimiche
  • Laboratorio accreditato
  • Testimonianze
  • Contatti

Rivestimenti superficiali

Nebbia Salina

Home Prove Rivestimenti superficiali

Devi eseguire i controlli per verificare la qualità del tuo rivestimento superficiale? Per esempio ti hanno richiesto di misurare lo spessore della vernice, della zincatura? Hai bisogno di conoscere l’adesione della verniciatura mediante quadrettatura?

Con NebSal® puoi eseguire tutte queste prove in 24 ore.
NebSal® ti garantisce la consegna dei risultati di prova sulla tua scrivania entro 24 ore.
Telefona adesso allo 0119370516 e prenota le tue prove di adesione, misurazione spessore, quadrettatura, colpi di pietra, Gloss.

Grazie a NebSal®, Corrosion Test Express, laboratorio specializzato nelle prove di qualifica dei rivestimenti superficiali ricevi in 24 ore i risultati delle prove per verificare se il tuo rivestimento è conforme oppure no.

Se ricevi i risultati in 24 ore

  • recuperi tempo prezioso e anticipi l’avvio della produzione
  • fai subito le modifiche al processo produttivo
  • vendi il tuo prodotto prima e incassi prima senza rischiare che il tuo cliente compri dalla concorrenza perché non ha tempo di aspettare te

Cosa significa controllare la qualità dei rivestimenti superficiali

Oltre alle prove di invecchiamento in nebbia salina, ai cicli termici e agli agenti atmosferici, esistono moltissime altre prove per verificare la qualità di un rivestimento protettivo.
Questi test hanno la funzione di andare a verificare alcune caratteristiche tipiche di un rivestimento.

Le caratteristiche possono essere di tipo meccanico come la durezza o la resistenza alle abrasioni oppure possono essere caratteristiche ottiche, come ad esempio colore e brillantezza.

Quando si deve qualificare un procedimento di un rivestimento le normative, sia internazionali che di settori specifici, prevedono che tutti questi controlli vengano eseguiti prima della produzione di un nuovo prodotto.
In questo modo è possibile andare a modificare eventuali errori che si sono verificati e creare un punto “zero”, cioè di partenza, per il processo produttivo. Una volta che si è verificato che tutti i test eseguiti hanno dato esito positivo si può partire con la produzione definitiva mantenendo gli stessi parametri.

Bisogna anche controllare che il processo produttivo non subisca delle derive nel tempo. Quindi si definisce un periodo nel quale andare a verificare la bontà del rivestimento e si procede con l’esecuzione dei test più significativi.

Visto che la produzione non si può fermare e non può essere ritardata per colpa dei risultati di prova che arrivano anche dopo settimane, NebSal® ti garantisce la consegna dei test di misurazione spessore del rivestimento, prova di adesione mediante quadrettatura, cross cut test, determinazione della brillantezza gloss, colpi di pietra, resistenza alle aggressioni chimiche entro 24 ore dalla consegna dei campioni presso il laboratorio.

Se vuoi ricevere tra 24 ore i test di verifica qualità dei rivestimenti superficiali, telefona allo 0119370516 e prenota le tue prove.


Prova di adesione

La prova di adesione è un test che, come dice la parola stessa, serve per verificare l’adesione di un rivestimento. In parole semplici serve per definire quanto resiste “ancorato” al sottostrato a cui è stato applicato. Esistono diverse tipologie di prove per valutare l’adesione che possono essere meccaniche oppure dall’applicazione di shock termici improvvisi e con un decremento della temperatura molto elevato.
Questo ultimo caso si può applicare per rivestimenti come la zincatura. Si sottopone il campione con il rivestimento ad uno shock termico in cui si passa da una temperatura molto alta, ad un raffreddamento immediato ad esempio in acqua. Al termine della prova si verifica che il rivestimento non si è deteriorato e non si osservano distacchi.

Nel caso dell’adesione meccanica, che si effettua principalmente nel campo delle verniciature, le procedure più comuni prevedono l’incisione del film fino a raggiungere il sottostrato. Bisogna creare un reticolo formato da un determinato numero di linee che si incrociano perpendicolarmente oppure si può praticare un’incisione a forma di croce di S. Andrea. Dopo aver praticato l’incisione si applica uno strato di nastro a strappo e lo si strappa. Più aderente è il rivestimento e meno ci saranno distacchi.

Le normative più utilizzate per la prova di adesione sono: ISO 2409, ASTM D3359, FIAT 50461, GMW 14829, BMW AA-0180, MERCEDES MBN 10494-5.

SI, VOGLIO MAGGIORI INFORMAZIONI


Determinazione della brillantezza (Gloss)

La brillantezza (anche lucidità o lucentezza) di un materiale definisce se la superficie finale sia opaca oppure lucida. L’unità di misura è un indice definito Gloss Units (abbreviato GU), o semplicemente Gloss che va da 0 a 100%. Lo strumento di misurazione è il riflettometro o glossmetro, che misura la riflessione speculare, ossia l’intensità della luce riflessa, entro un’area di dimensioni ridotte, sull’angolo di riflessione.

Questa prova viene molto richiesta quando si effettuano delle prove di invecchiamento accelerato in cui i parametri relativi alle caratteristiche ottiche e all’aspetto visivo sono molto importanti. Un esempio significativo è la prova di invecchiamento alla luce solare mediante xenotest. Sul campione sottoposto a questa prova è poco probabile che si osservi corrosione in quanto non è sottoposto allo spruzzo di una soluzione salina ma solo all’esposizione dei raggi solari. In questo caso si possono verificare quindi delle variazioni del colore o delle opacizzazioni. Per cui è molto importante fare un confronto tra le condizioni iniziali del campione e i risultati ottenuti al termine del test o a step concordati.

Le norme più utilizzate per la prova della determinazione della brillantezza sono: ASTM D523, ISO 2813, FIAT 50457, MERCEDES MBN 10494-5, BMW AA-0101.

gloss-misurazione-brillantezza-nebbia-salina

Determinazione delle coordinate colorimetriche

Le coordinate colorimetriche servono per definire che tipo di colore è il rivestimento analizzato. Esse vengono misurate con l’utilizzo di uno strumento che si chiama colorimetro. Un colorimetro è uno strumento sensibile alla luce che misura la quantità di colore che viene assorbito da un oggetto o di una sostanza. Esso determina il colore in base ai componenti rosso, blu e verde di luce assorbita dal campione oggetto o, quanto l’occhio umano riceve. Quando la luce passa attraverso un oggetto, parte della luce viene assorbita, e di conseguenza, vi è una diminuzione della quantità di luce riflessa dall’oggetto.

Come per la misura della brillantezza anche la colorimetria viene quasi sempre richiesta dopo le prove di invecchiamento accelerato che hanno come requisiti le caratteristiche ottiche. Si procede alla misurazione del campione prima della prova, cioè “a nuovo” e poi al termine della prova o a intervalli regolari. Si confrontano i valori riscontrati e si calcola la differenza tra il campione “a nuovo” e dopo invecchiamento.

Gli standard più comuni per la determinazione delle coordinate colorimetriche sono: ASTM D1729, ISO 3668, MERCEDES MBN 10494-4.

Misurazione dello spessore del rivestimento

La misurazione dello spessore del rivestimento è una prova che serve per verificare quanto è spesso un rivestimento. Esistono svariati metodi per effettuare questo controllo. Possono essere sia distruttivi che non distruttivi. Il controllo non distruttivo può usare diverse tipologie di controllo come gli ultrasuoni, l’induzione magnetica o la corrente parassita.

Per quanto riguarda i controlli distruttivi, il più diffuso è sicuramente il metodo con il microscopio ottico. Si esegue una sezione trasversale del componente in cui è presente il rivestimento, si ingloba, si lucida la superfice ed infine si va a controllare sotto il microscopio ottico. Grazie ad un software integrato al microscopio è possibile andare ad effettuare misurazione con una precisione di 1 µm. Si eseguono diverse misurazioni per avere un valore di ripetibilità e si ricava un valore medio dello spessore del rivestimento.
Gli standard più comuni per la misurazione dello spessore del rivestimento sono: ISO 1463, ASTM D1186, ISO 2360.

Grazie a NebSal® e alla garanzia della consegna dei risultati della prova di misurazione dello spessore del rivestimento entro 24 ore dal ricevimento dei campioni, puoi sistemare immediatamente il tuo processo produttivo o addirittura fermare subito delle prove di invecchiamento che dovevi effettuare se lo spessore del rivestimento fosse stato conforme.

Grazie a NebSal® puoi:

  1. intervenire subito con le modifiche al processo produttivo
  2. avviare prima la produzione
  3. consegnare prima i campioni al tuo cliente e incassare prima.

SI, VOGLIO MAGGIORI INFORMAZIONI


Resistenza ai colpi di pietra

La prova di resistenza ai colpi di pietra è un test che permette di verificare quanto un rivestimento resiste all’azione abrasiva del pietrisco scagliato da una determinata distanza e con una determinata pressione. Generalmente è utilizzata su rivestimenti organici come la verniciatura e uno dei campi in cui è molto richiesta è quello dell’automotive.

Infatti la vernice che ricopre la carrozzeria di un’automobile può essere sottoposta all’azione abrasiva delle pietre per cui bisogna andare a testare quanto la vernice resiste a questa sollecitazione. Nelle strade, soprattutto nel periodo invernale, si possono trovare sui bordi molto pietrisco o simili. Frammenti di asfalto che si sono staccati, semplice pietrisco, sabbia o altro, con il movimento delle altre autovetture possono andare a graffiare la vernice.

La prova consiste appunto nel “sparare” ad una certa pressione, definita in modo preciso dalle varie normative, del pietrisco contro un campione rivestito, posizionato ad una certa distanza. Le normative precisano anche quale tipo di pietrisco bisogna utilizzare per la prova. Possiamo trovare quindi delle pietre di fiume (quindi più arrotondate), sabbia o addirittura dei dadi metallici.

Al termine della fase in cui il pietrisco viene “sparato” si analizza il campione e tramite l’utilizzo di immagini tipo e misurando i danni provocati dalle pietre, si dà una valutazione del campione e un giudizio di conformità.

Le normative più utilizzate per la prova di resistenza ai colpi di pietra sono: SAE J400, ASTM D3170, ISO 20567-1, FIAT 50488-1, GMW 14700, BMW AA-0079.

SI, VOGLIO MAGGIORI INFORMAZIONI


Resistenza alle aggressioni chimiche

La resistenza alle aggressioni chimiche è tutto un insieme di prove che permettono di valutare la resistenza di un rivestimento quando sottoposto all’azione aggressiva di agenti chimici. I campi di applicazione possono essere molteplici. Basta pensare che anche solo il fatto di toccare con il palmo di una mano una superficie può essere considerata un’aggressione chimica in quanto il sudore del nostro corpo e la nostra pelle sono lievemente acidi.

Le soluzioni che possono essere usate sono veramente tante: si può passare da soluzioni acide o basiche (acido cloridrico o idrossido di sodio in concentrazioni note) fino ad arrivare a soluzioni molto particolari come mix di insetti che si spiaccicano sul parabrezza.

Nel settore automotive si testano i rivestimenti per valutare la resistenza a soluzioni più specifiche o comunque che si possono trovare all’interno del sistema dell’automobile. Si può trovare quindi la resistenza alla benzina, al gasolio, all’olio motore, al liquido lavavetri, allo shampoo per il lavaggio della carrozzeria e anche al Air Freshener (il profumatore di ambienti a forma di pino che si mette in macchina per intenderci).

Le normative che prevedono questo tipo di prove forniscono come requisiti generalmente solo un controllo dell’aspetto visivo. Per cui non si dovranno osservare cambiamenti di colore, opacizzazioni o macchie sul campione analizzato.

Le norme più comuni utilizzate per la resistenza alle aggressioni chimiche sono: Chrysler LP-463PB-31-01, BMW AA-0055, FIAT 50473, ISO 2812.


Richiedi informazioni allo 0119370516 e fai subito le prove per qualificare il tuo rivestimento superficiale senza sprecare tempo e soldi grazie alla tecnologia NebSal®

SI, VOGLIO MAGGIORI INFORMAZIONI


Cerca nel sito

Prove

  • Nebbia salina
  • Xenotest
  • Shock Termico
  • Prove di corrosione ciclica
  • Rivestimenti superficiali
    • Prova di adesione
    • Determinazione della brillantezza (Gloss)
    • Determinazione delle coordinate colorimetriche
    • Misurazione dello spessore del rivestimento
    • Resistenza ai colpi di pietra
    • Resistenza alle aggressioni chimiche

Hanno scelto NebSal

“Grazie a NebSal, la nostra azienda ha la possibilità di gestire in tempi brevissimi la correzione dei processi, senza attendere il termine prove che comunque ha un impatto economico molto importante. Il problema di aspettare un report per 40 giorni, per esempio di una nebbia salina, può generare grandi conseguenze nel nostro settore in quanto non avremmo più la possibilità di ritirare dal mercato i componenti venduti, proprio perché i tempi di gestione e di magazzino sono ridotti.”
Emanuele MarrasResponsabile Qualità Proma SSA
“La tecnologia NebSal può essermi utile in termini di tempi di risposta: se ho un laboratorio come MTC che controlla l’andamento della prova ogni “x” ore o “x giorni” e riesco ad aggiornare il cliente sull’andamento della prova e riesco a dirgli se è sulla strada giusta oppure no, do sicuramente un valore aggiunto al cliente stesso e alla mia azienda”.
Desirée ToscanoQuality Manager Scanferla Bruno Srl
“Grazie alla Tecnologia NebSal e alla segnalazione tempestiva dell’andamento della prova, abbiamo potuto individuare alcuni spunti di miglioramento che erano possibili sul nostro prodotto e senza la tecnologia NebSal non ce ne saremmo mai potuti accorgere”.
Fulvio AlbertinImprenditore, Spinotterie Piemontesi Srl
“Credo che NebSal sia nata dalle richieste dei clienti, ed è sicuramente il mio caso, ma non credo di essere l'unica a doverlo e volerlo utilizzare. Interrompere la prova quando ci si accorge che non è conforme serve a modificare subito la tecnologia del prodotto, la procedura del prodotto e correggerlo immediatamente; ma soprattutto ci permette di arrivare prima dal cliente con i pezzi conformi. Immagino che sia come aver fatto un'azienda “taglia e cuci”, cioè cucita su misura per le aziende.”
Marina PistonoImprenditrice C’SN srl

NEBSAL® è il sistema dedicato alle prove di nebbia salina di proprietà del laboratorio prove materiali MTC srl, accreditato ACCREDIA LAB n. 00581.

Logo Accredia Ente Accreditato

NEBSAL® significa prove di nebbia salina con la possibilità di pagare solo il conforme, monitoraggi regolari per interrompere il test in caso di non conformità, invio del preventivo entro 4 ore e inizio del test entro 24 ore.

Articoli recenti

  • Camera climatica, camera termostatica e test di shock termico: facciamo chiarezza Settembre 2, 2025
  • Prove di corrosione e invecchiamento accelerato su cablaggi funzionanti: come si svolgono? Giugno 10, 2022
  • Scopri la differenza tra Xenotest e UV Tester Maggio 13, 2022
  • SAE J2020: invecchiamento accelerato di materiali esterni di automobili mediante raggi UV Aprile 20, 2022

Contatti

Corso Moncenisio, 47 - 10090 Rosta (TO)
(+39) 011 93 70 516
laboratorio@motivexlab.com

Leggi la nostra Privacy e Cookie Policy

NebSal® è un marchio MTC S.R.L. - Sede legale: Corso Vittorio Emanuele II, 111 – 10128 Torino - Sede operativa: Corso Moncenisio, 47 - 10090 Rosta (TO)
P.Iva: 07553030011 - Capitale Sociale: 250.000 € i.v.
Tel +39 011 93 70 516 - laboratorio@motivexlab.com - Privacy e Cookie Policy